Parkinson, il guanto tech che riduce i tremori

Parkinson, il guanto tech che riduce i tremori

Parkinson, il guanto tech che riduce i tremori


Tra tutti i gadget e le innovazioni presentate al Ces 2024, uno dei prodotti che ha attirato di più l’attenzione nel corso della grande fiera tecnologica di Las Vegas è stato GyroGlove, un guanto smart che stabilizza i tremori della mano causati dal morbo di Parkinson. Il supporto meccanico, sviluppato dall’azienda GyroGear, promette di ripristinare i movimenti involontari con l’aiuto di un giroscopio.

GyroGear è stata fondata dal medico Faii Ong, che nella sua esperienza professionale è stato testimone in prima persona delle difficoltà che incontrano i pazienti affetti da Parkinson. Ispirati dal loro lavoro negli ospedali, Ong e alcuni colleghi hanno iniziato a lavorare al guanto nel 2016, presentando il frutto di anni di ricerca e test al Ces di quest’anno. La loro creazione ha suscitato l’interesse di personalità come l’amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella, che ha visitato lo stand dell’azienda alla fiera per parlare con il ideatore.

Come funziona GyroGlove

Gyrogear non ha diffuso molte informazioni sulla tecnologia alla base del suo guanto, ma i video dimostrativi dell’azienda sottolineano che il dispositivo è in grado di ridurre i tremori indotti dal Parkinson dell’80%. Il supporto è ottenuto collegando un giroscopio a un telaio prodotto dalla cinese Foxconn, la più grande azienda di assemblaggio di iPhone. Il motore che stabilizza i movimenti involontari è collegato a un guanto traspirante e a una batteria al litio che garantisce quattro ore di utilizzo continuo.

Il primo lotto del device di Gyrogear sarà disponibile nei prossimi mesi. È possibile preordinarlo sul sito web dell’azienda, selezionando la mano a cui è destinato e la taglia. Nella sua prima versione, il GyroGlove costa 4899 dollari.

Gyrogear non pubblicizza il suo dispositivo come una soluzione per il morbo di Parkinson. Il guanto è descritto come lo stabilizzatore per mani più avanzato al mondo. Ma anche se non contribuisce a rallentare l’avanzamento della malattia neurodegenerativa, l’utilizzo prolungato consente agli utenti di tornare a svolgere attività essenziali come mangiare con un maggiore controllo della mano.





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di Jorge Garay www.wired.it 2024-01-16 05:30:00 ,

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